IL REGOLAMENTO EUROPEO IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

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Come ormai noto, il 27 aprile 2012 la Commissione Europea ha presentato un Regolamento per l’aggiornamento della normativa concernente la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati.

Il regolamento UE, essendo un atto self executive, ai sensi dell’articolo 288 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, è direttamente ed immediatamente esecutivo e non necessita di recepimento da parte degli Stati membri, cosicché a decorrere dal 25 maggio 2018, la normativa su citata diventa immediatamente applicabile anche nello Stato italiano.

IL REGOLAMENTO EUROPEO IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI: TRA APPROCCI INNOVATIVI E ACCOUNTABILITY

Il tema della tutela dei dati personali è stato affrontato dal legislatore italiano nella primitiva legge 675 del 1996 poi abrogata dal decreto legislativo 196 del 30 giugno 2003, recante il cosiddetto “Codice della Privacy”. (d’ora innanzi Codice)

Si tratta di due pietre miliari che hanno posto le fondamenta nel nostro ordinamento affinché fosse riconosciuta dignità al diritto alla “privatezza” e che hanno individuato, in capo al titolare del trattamento, un sistema di adempimenti che consentisse, una volta applicato, di ritenere correttamente eseguito il trattamento dei dati.

In particolare, l’impianto normativo disegnato dal Codice della Privacy consentiva di individuare, con un sufficiente grado di dettaglio, le misure di sicurezza che, secondo il legislatore, potevano considerarsi “necessarie e sufficienti” ai fini della correttezza del trattamento. Segnatamente, come noto, l’allegato B del citato D.Lgs.196/2003 prevedeva per l’appunto la regolamentazione e l’elencazione delle misure minime di sicurezza da applicare, specie con riferimento ai trattamenti di tipo telematico e informatico.

Di qui la previsione di un documento programmatico sulla sicurezza (DPS) la cui adozione ed aggiornamento non solo erano obbligatori, ma anche suscettibili di sanzione sia in sede civile che penale.

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Avv. MARIANNA QUARANTA  

STUDIO LEGALE – ADC Legal Neetwork

Diritto Civile – Commerciale – Lavoro

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