Intervista al Prof. Perona sulle opportunità di forti sgravi fiscali per le aziende che fanno ricerca

dott Perona

Spesso si evidenzia uno scarso interesse delle imprese verso i processi di ricerca e sviluppo, adducendo ostacoli e difficoltà di vario ordine, e non ultimo, costi non indifferenti da sostenere.

Abbiamo voluto approfondire l’argomento, sia sul versante degli strumenti a disposizione delle imprese che su casi concreti, con il prof. Giorgio Perona, Direttore Tecnico dell’Istituto Italiano Ricerca e Sviluppo Organismo di Ricerca, proprio in concomitanza con le affermazioni del Presidente Mattarella del 13 marzo scorso in visita alle zone colpite dalla tempesta Vaia, nel bellunese: siamo sull’orlo di una crisi climatica globale, occorrono misure concordate a livello globale. Limitarsi a evocare la straordinarietà di fatti che si affacciano prepotentemente, per giustificare noncuranza verso una visione e progetti di più lungo periodo, è un incauto esercizio da sprovveduti“.

Ad esempio un tema molto attuale e legato all’economia circolare: quale è la tendenza nella UE e in Italia sui temi dell’efficientamento e dell’ambiente?

Energia e Ambiente rappresentano al momento due distinti pilastri dei Piani Europeo e Nazionale della Ricerca. Inoltre occorre segnalare che, mentre alle tematiche a sfondo ambientale è riservato un costante riscontro mediatico, anche il settore dell’energia (in particolare rispetto alla cosiddetta energia verde o rinnovabile) ha trovato e sta ricevendo un interessante sviluppo grazie al nuovo concetto di Digital Energy (gestione dell’energia e della sua efficienza attraverso l’applicazione di Modelli Digitali).

Quali sono gli strumenti (UE, nazionali, regionali) che in Italia le aziende possono utilizzare per avere sostegno finanziario nei loro programmi di efficientamento?

Considerando ormai decadute le politiche agevolative che le Provincie attuavano attraverso i Piani Formativi, restano attivi gli strumenti dei POR (Piani Operativi Regionali) che differiscono da regione a regione per numero ed entità degli interventi. La Lombardia in particolare si distingue per la vivacità e per il considerevole numero di opportunità formative che offre, riservate al personale delle aziende, ad esempio attraverso i Fondi formativi. Se parliamo invece di sostegno all’impresa in termini di investimenti, ogni Regione ha attuato politiche di sostegno alla progettazione innovativa attraverso dei Bandi. Sottolineo come nel caso del Piemonte il POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) della Regione abbia tuttora in corso un Obiettivo tematico (Rafforzare la Ricerca, lo Sviluppo tecnologico e l’Innovazione) ed in particolare il sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili e di nuovi prodotti e servizi. Lo Stato infine ha varato all’interno del Piano Industria 4.0 delle politiche di agevolazione fiscale per le imprese che investono direttamente in attività di R&S (in cui Energia ed Ambiente sono ovviamente comprese).

Queste agevolazioni possono essere direttamente godute dall’impresa a fronte di una consuntivazione della spesa sostenuta durante questa progettazione. Attualmente il beneficio può applicarsi (fino ad un massimo del 50%) per una spesa certificata di Progetti di Ricerca compresi tra i 30.000 Euro ed i 20 milioni di Euro per singola impresa all’anno, fino al 2020.

Quali sono i canali per accedere a questi strumenti di sostegno finanziario, con ragionevole speranza di ottenerli?

Esistono sia canali istituzionali, rappresentati da organizzazioni ed enti rappresentativi di settore che possono guidare l’impresa nell’accesso ai Bandi, sia quelli rappresentati dalla Finanza Agevolata, che può curare per conto dell’impresa la preparazione della documentazione necessaria ai Bandi.

Per quanto riguarda invece le attività di Ricerca e Sviluppo, organizzate in Progetti di Ricerca, queste possono essere presentate in autocertificazione dall’impresa stessa (ma sottoponendo l’impresa al giudizio delle Autorità preposte al controllo), che deve autodichiarare non solo sul valore economico del Progetto ma anche sul suo reale contenuto tecnico e scientifico.

Di norma si tende perciò a suggerire alle stesse imprese di operare attraverso il patrocinio e la guida di un Dipartimento universitario o di un Organismo di Ricerca privato, come ad esempio ISIRES, che garantiscono sul reale contenuto tecnico scientifico del Progetto di R&S e mantengono così l’impresa al riparo da possibili contestazioni e riprese fiscali.

Fateci l’esempio del progetto di una azienda che ha raggiunto i propri obiettivi iniziali.

Un’impresa di rilevanza nazionale aveva necessità di valutare l’impatto di efficienza energetica e la ricaduta organizzativa che ne sarebbe derivata da una diversa politica di illuminazione dei suoi reparti produttivi. Ha quindi deciso, invece di lanciarsi in un classico revamping di attrezzature, di varare insieme al nostro Organismo di Ricerca una fase di misurazione (Ricerca di Base) dove sono stati effettuati tutti i rilievi e le misurazioni ambientali (prove illuminotecniche ante operam) mediante idonei e certificati strumenti di misura. Sulla base dei risultati ottenuti è stato tracciato un piano di intervento nel quale è stata colta un’opportunità, completando il progetto con la ulteriore stesura di una rete sensoristica ambientale (che diversamente, il committente non avrebbe nemmeno preso in considerazione).

L’azienda ha così potuto individuare la tipologia di sistemi illuminanti (LED) più performanti per il suo ambiente ottenendo:

a) Miglior illuminazione con caratteristiche di alta compatibilità visiva

b) Rilevante risparmio energetico

c) Benessere del personale operativo

d) Riduzione dei premi INAIL (dopo presentazione di apposita domanda)

e) Una rete di monitoraggio ambientale continua (e inizialmente non prevista)

f) Restituzione in quota parte, sotto forma di credito di imposta, del costo del personale coinvolto nel Progetto

g) Restituzione in quota parte come sopra dei costi della Ricerca (materiali, studi e progettazione) e di quelli dell’Organismo coinvolto (misurazioni e relazioni tecniche)

h) Rilevazione ante e post operam con la valorizzazione dei benefici economici a breve, medio e lungo periodo.

Ovviamente l’azienda NON ha portato in compensazione il valore dei corpi illuminanti ma ha valorizzato tutte le azioni ad essi collegati. In pratica il Progetto si è in parte già ripagato dopo il solo primo anno di esercizio!

In altre parole, si è ottenuta la massima soddisfazione dell’azienda che ha potuto cogliere un’opportunità diversamente difficile da valutare.

Ringraziamo il Prof. Giorgio Perona per averci presentato un quadro interessante e soprattutto un caso aziendale di eccellenza, in cui il Progetto di Ricerca non solo non si è dimostrato un costo ma anzi, ha prodotto solo numerosi benefici e in tempi molto rapidi.

Contatti:

ISIRES ISTITUTO ITALIANO RICERCA E SVILUPPO – ORGANISMO DI RICERCA S.r.l.

Prof. Giorgio Perona

Via Principe Amedeo, 12 – 10123 Torino

Tel.: 011 19211711

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