Dott. Maurizio Quarta – Temporary Management : servizio in crescita, con luci ed ombre

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Dall’organizzazione delle risorse umane alla finanza e al commerciale. Sono diverse le aree in cui, in questi ultimi anni, è intervenuto il temporary management, anche se non mancano resistenze da parte delle imprese. Un utilizzo in crescita, dal 10% al 16% del campione totale, con punte del 33% per le aziende più grandi. E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Leading Network, realizzata in collaborazione con Institute of interim management Italy, con il supporto istituzionale di Gidp, Manageritalia e L’Impresa e presentata a Milano lo scorso 24 novembre.

Temporary Management : servizio in crescita, con luci ed ombre.

Dall’organizzazione delle risorse umane alla finanza e al commerciale. Sono diverse le aree in cui, in questi ultimi anni, è intervenuto il temporary management, anche se non mancano resistenze da parte delle imprese. Un utilizzo in crescita, dal 10% al 16% del campione totale, con punte del 33% per le aziende più grandi. E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Leading Network, realizzata in collaborazione con Institute of interim management Italy, con il supporto istituzionale di Gidp, Manageritalia e L’Impresa e presentata a Milano lo scorso 24 novembre.

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“Per quanto riguarda le aree di utilizzo – dice Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors – il maggiore interesse da parte di aziende grandi ha portato a un incremento di ruoli di primo riporto funzionale: se infatti, nel 1995, ben il 60% dei progetti riguardava ruoli di direzione generale, oggi tale percentuale è scesa al 14%, con punte del 33% nella classe 20-50 milioni. Per quanto riguarda le singole funzioni, prevalgono ruoli legati alle operations (28%), alle risorse umane (24%) e alla finanza (20%)”.

“La durata prevalentemente (oltre 40%) – ricorda Maurizio Quarta- è quella 6-12 mesi. Significativi anche i progetti oltre i 24 mesi e quelli sotto i 6 mesi nelle aziende più grandi (25% in entrambi i casi). Per quanto riguarda le modalità con cui viene gestito il contratto, prevale il rapporto come free lance con partita Iva (o sua società) con il 42%, seguito a ruota dal contratto come dirigente a tempo determinato con un 23% dovuto soprattutto alla grande rilevanza tra le grandi aziende”.

“La percezione positiva dello strumento del temporary management -sostiene- è decisamente aumentata nell’ambito dell’impresa familiare che vede nella figura professionale soprattutto un mezzo per portare in casa competenze di elevato profilo, altrimenti difficilmente accessibili, a costi certi e variabili”.

“La scarsa conoscenza -avverte Maurizio Quarta- resta l’elemento di maggiore ostacolo a una più ampia diffusione dello strumento, accoppiato, nel 1995 alle resistenze da parte dell’imprenditore, e oggi alla difficoltà di trovare la persona adatta”, legata agli aspetti soft relativi alle reali motivazioni del manager e alla sua agenda personale che potrebbe non essere in linea con quella dell’azienda”.

“Come sintesi -conclude- riporto due citazioni dalle interviste effettuate: ‘tentativo di rimanere in azienda a prescindere dal contratto’ e ‘manca la cultura dell’uomo temporary, molti sono consulenti che cercano di sopravvivere e non sono pronti ad impegno a tempo e obiettivi determinati’”.

L’intervento del Presidente AISOM Stefano Vergani è stato riferito ai rapporti rilevati tra le imprese associate AISOM ( con l’aumento legato al nuovo dimensionamento nazionale ) ha descritto come nelle PMI lo strumento del T, sia in continua rapida crescita “ le aziende hanno bisogno di esperienze funzionali e di esperti internazionali che non hanno mai avuto prima e devono ricercarli nelle esperienze di manager che invece le hanno “.

L’unico ostacolo al felice connubio per lungo periodo…che il Manager senta i panni dell’imprenditore (che gioca il rischio in prima persona) e l’imprenditore che deve capire bene il ruolo del Consulente.

“Sarebbe ottima cosa che le associazioni di TM operassero una qualificazione sempre più precisa, al fine di orientare (come in un book di una agenzia fotografica) il consulente giusto per il cliente giusto.

Maurizio Quarta – Laureato al DES – Bocconi, dove ha insegnato Ricerca Operativa. Una carriera in grandi gruppi (Olivetti, KONE) e in McKinsey; oggi è CEO di Temporary Management & Capital Advisors, società tra le più note del settore in Italia e fondatrice del gruppo internazionale Senior Management Worldwide, operante in oltre 20 paesi, di cui è Presidente.

Rappresenta in Italia IIM – Institute of Interim Management (UK) e ha creato www.temporary-management.com il più noto sito italiano sul tema.

E’ giornalista e autore di diversi volumi su temi di management.
E’ Board Advisor di Leading Network per le tematiche istituzionali e internazionali.

Contatto: mq@tmcadvisors.com – www.tmcadvisors.com – 348.5845778

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