Turismo, imprese e previsioni future: l’opinione di Stefano Vergani Presidente AISOM

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Che il turismo sia uno dei settori a maggiori potenzialità in tutta Europa è risaputo e confermato dalle statistiche. In Italia inoltre, e lo sappiamo bene, il turismo ha un ruolo anche più importante per l’economia, tanto più se si considerano le ricadute occupazionali e tutto l’indotto che mette in moto.

Nell’intervista rilasciata qualche giorno fa a Targatocn Stefano Vergani si è soffermato sul ruolo dei flussi turistici per le imprese e sulle previsioni per i prossimi anni.

Ecco un estratto delle considerazioni espresse da Vergani sul tema.

Su come migliorare la competitività e realizzare condizioni favorevoli per imprese e territori, il Presidente Vergani sostiene che serve un lavoro congiunto di Enti pubblici e operatori privati con il medesimo obiettivo. “Avere una buona ricettività turistica senza avere i servizi museali a posto o gli accessi alle strutture meritevoli (di competenza dei Comuni e degli EE.PP. preposti) significa avere un bicchiere mezzo pieno”. Sull’efficacia del lavoro svolto dal Ministro Franceschini per il rilancio del settore museale aggiunge: “La nostra associazione ha voluto dedicargli un riconoscimento speciale per aver dimostrato che anche il Pubblico può essere efficiente”.

Sui fattori che possono determinare lo sviluppo del turismo su larga scala, Vergani ne elenca alcuni, tra i quali:

  • Migliori condizioni di ricettività, in particolare superare l’inadeguatezza dei servizi di ospitalità per i portatori di disabilità
  • Ampliare i servizi offerti e la ricettività delle grandi città
  • Identificare e promuovere percorsi naturalistici
  • Migliorare la gestione ambientale

Sul peso della politica sulle decisioni imprenditoriali in questo settore, Vergani cita, oltre alla necessità di una politica fatta da uomini illuminati, l’esigenza di superare il conflitto di competenze tra leggi nazionali e regionali e di rafforzare la tutela della legalità.

Alla domanda se il turismo si possa considerare fuori dalla crisi, Vergani risponde affermativamente, attribuendo la crisi prevalentemente alle limitate capacità di spesa del turismo interno. Con la ripresa è in atto un forte rilancio, ad opera soprattutto del turismo internazionale, anche in virtù della situazione dell’Italia, considerata più al riparo dal rischio attentati rispetto ad altri paesi europei.

Sull’impatto diretto delle scelte politiche su ambiente, trasporti, affari regionali e sociali, occupazione, formazione e ricerca sul comparto turistico, l’opinione di Vergani è netta: “Di sicuro. Pensate che gli stranieri hanno un’anima ambientale nettamente e storicamente superiore alla nostra, per cui scelgono con molta cura le soluzioni turistiche che siano in linea con tali aspetti”. Si deve anche puntare sul sostegno all’occupazione e su una forte azione di promozione all’estero del turismo responsabile, storico e artistico.

Infine, sulle previsioni attese per i prossimi anni, Vergani conclude così la sua intervista: “Se stiamo uniti e concentrati, se abbiamo fantasia, se implementiamo lo spirito di servizio verso chi viene e si aspetta trattamenti onesti e più che decorosi e proteggiamo i ns. valori, allora non c’è partita che tenga ! Ricordiamoci che l’Italia possiede più del 50% dell’arte mondiale. Partiamo da un 3 – 0 in ogni caso”.

Potete leggere l’intervista completa a questo link.

L’intervista è uscita su Targatocn e contemporaneamente anche su Torinoggi.it, Savonanews e Sanremonews.

 

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