Quanto la malagiustizia danneggia gli imprenditori: l’opinione di Stefano Vergani Presidente AISOM

malagiustizia

Costi esorbitanti, tempi biblici, processi senza fine e un apparato burocratico abnorme e farraginoso: così la giustizia italiana è diventata malagiustizia.

E questa inefficienza finisce con il pesare come un macigno sugli imprenditori.

La giustizia italiana è diventata mala giustizia perché siamo agli ultimi posti in Europa per l’efficienza del sistema giudiziario, perché i processi durano anni, perché i tribunali invasi dalle scartoffie sono l’emblema di una burocrazia in stallo che tiene però in scacco l’economia del paese.

Per non parlare dei costi: fonti Banca d’Italia indicano in 8 miliardi di euro l’anno le cifre del sistema giustizia, ma il costo della malagiustizia presenta un conto che fa più che raddoppiare questi numeri.

Quanto possono incidere sull’economia italiana quasi 3 milioni di processi in attesa di giudizio?

Nei giorni scorsi il presidente Vergani ha rilasciato un’intervista a Sanremonews sul tema della malagiustizia e dei suoi effetti sul sistema delle imprese, soffermandosi su possibili forme di tutela e proposte su come combattere il fenomeno. Eccovi un estratto delle considerazioni espresse da Vergani sul tema.

Su quanto impattino i tempi biblici della risoluzione dei processi e del rilascio di autorizzazioni e licenze sul sistema imprenditoriale, il Presidente Vergani afferma: “Moltissimo e in varie forme e tempi. Tutte le norme emanate in questi anni, anche con buon spirito (…) hanno però raggiunto spesso risultati opposti rispetto alle intenzioni. Del resto già se guardiamo alle meno recenti riforme sugli appalti pubblici (…) hanno mostrato il fianco alla bontà delle riforme, non tanto per le prospettive dei legislatori, quanto per la costante ed infausta ingerenza dei poteri politici e il burocratismo, spesso malevolo dei funzionari.”

Sulle possibili forme di tutela, Vergani sottolinea che “La famosa e decantata riforma della Giustizia, mai veramente iniziata, protrae i dubbi sulla liceità delle riforme e la buona volontà della macchina pubblica (…). Abbiamo suggerito a Novembre in Senato l’adozione di nuove forme di distinzione – per poter “sostenere” l’attività di controllo sui temi della Giustizia utilizzando strumenti di ausilio, quali, ad esempio, il possesso della certificazione internazionale ISO 37001 -, con una buona disponibilità del Sottosegretario Ferri, ma con le ultime elezioni tutto si è fermato”.

 Cosa fare per vincere la malagiustizia? Il Presidente di AISOM ribadisce che occorre “Sicuramente una politica meno interessata ai propri giochi di potere e più realmente attiva per affrontare e risolvere il problema e poi un potente indirizzo sulle strutture amministrative. Troppe concrezioni. Troppe consuetudini pericolose da gestire perché insidiano forti interessi corporativi. C’è solo da sperare in un nuovo corso politico ed anche in un senso civico – economico diverso”.

Potete leggere qui l’intervista completa.

L’intervista è uscita su Sanremonews.it e contemporaneamente anche su Savonanews, Targatocn e Torinoggi.

 

CONTATTACI

Scrivici. Ti risponderemo subito!

Sending

©2016 AISOM | Created by  logo-e-comunicazione_web

Reset della password
Per favore inserisci la tua email. Riceverai una nuova password via email.

Log in with your credentials

Forgot your details?