“ITALY IN CIRCUIT, LA CIRCOLARITA’ DAL PUNTO DI VISTA DELLE AZIENDE ITALIANE”

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Un appuntamento importantissimo a Misano Adriatico che ha siglato un nuovo modo di vedere e concepire l’imprenditorialità sostenibile del nostro paese

Un nuovo modo di concepire l'imprenditorialità sostenibile

Prove libere di economia circolare al circuito automobilistico di Misano Adriatico nel corso della convention 2016 dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia Romagna organizzata in collaborazione con Aida Partners Ogilvy PR.  La convention – denominata appunto “Italy in Circuit, la circolarità dal punto di vista delle aziende italiane” – ha visto riunita, per la prima volta in Italia, un’assise confindustriale di rilevanza nazionale per affrontare compiutamente l’argomento dell’economia circolare dal punto di vista delle aziende del nostro paese. E il tutto si è svolto, poi, adottando un format relazionale e comunicativo decisamente innovativo proposto, in questa occasione, proprio da Aida Partners Ogilvy PR.

Al centro dell’evento, infatti, proprio il format relazionale e di comunicazione denominato The Voice DEV4ItalyinCircuit che ha inaugurato il meeting il 9 settembre, e nel quale sono confluite le esperienze maturate da imprenditori, professionisti e amministratori pubblici che hanno adottato strategie e soluzioni tecnologiche/organizzative grazie alle quali hanno potuto migliorare la sostenibilità economica, ambientale e sociale della loro attività. Il confronto fra queste realtà è stato finalizzato alla definizione di un documento condiviso contenente proposte e linee guida sia per l’export dei prodotti italiani sia per la necessità di un cambio di marcia nella conversione circolare del modello economico del nostro paese.

“L’incontro di Misano è stato il pretesto per avviare una fattiva e importante riflessione sull’economia circolare in Italia – ci ha detto Rossella Muroni, Presidente di Legambiente – e sulla scorta di quanto avvenuto al meeting ci sono nuove basi per un approccio funzionale al problema”.  “L’obiettivo della cosiddetta circular economy – spiega Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia – è quello di rendere il più possibile lunga la vita del prodotto. L’innovazione da questo punto di vista è fondamentale, ma non basta. Dobbiamo fare un salto di qualità nell’innovazione anche perché intorno a noi stanno cambiando le regole del gioco”. E sullo stato dell’economia circolare in Italia si è espresso anche Franco Pasquali, Presidente del Forum dei Promotori di Symbola-Fondazione per le qualità italiane: “Molte imprese sono già dentro la circular economy. Possiamo citare le aziende che operano nel settore dell’alluminio, della carta o del vetro. I numeri ci sono e sono importanti. Ma è basilare che si faccia capire alle istituzioni cosa sta cambiando e perché. Su questo dobbiamo impegnarci, e come Symbola, vogliamo stimolare le aziende a fornire esperienze e dati fattivi sul loro operato per poter lavorare concretamente in simbiosi”.

Massima convergenza, quindi, a Misano Adriatico sul ruolo dell’Italia nell’economia circolare e nei suoi possibili sviluppi. “Un ruolo da protagonista, quello destinato al nostro paese – ha sottolineato Alessandro Paciello, Presidente di Aida Partners Ogilvy PR – in uno scenario internazionale finalmente consapevole dell’importanza di questo fondamentale aspetto dell’imprenditoria. Un aspetto che tutti noi siamo impegnati a sviluppare per raggiungere traguardi e posizioni future privilegiate”.

Per ulteriori approfondimenti:

Brunella PACIELLO
Health Practice Manager
Aida Partners Ogilvy PR

www.aidapartners.com

e.mail: b.paciello@aidapartners.com

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