AISOM intervista Mario Palermo Cerrone – Amministratore Unico di RCS Ricerca Consulenza Sviluppo

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SUPERBONUS 110%. LUCI ED OMBRE – LO STATO DELL’ARTE

 

Con le ultime revisioni dei Decreti riferiti ai piani “ Superbonus 110% ” Decreto Rilancio, cerchiamo di capire quale sia oggi l’approccio sia delle imprese che dei cittadini alla detrazione fiscale prevista dall’ultimo Decreto.

Abbiamo interpellato il dr. Mario Palermo Cerrone noto Imprenditore nazionale in diversi settori economici che attraverso le attività di consulenza alle imprese ed ai privati tramite la RCS -Ricerca Consulenza e Sviluppo opera nello specifico segmento dell’edilizia.

D. 1 – Buongiorno dottor Palermo. La confusione pare regnare sovrana. Qual è stato il primo impatto del recente decreto sul piano edilizio per le ristrutturazioni sulle aziende?

R. 1 – L’intenzione di base del Governo di ravvivare il settore dell’edilizia, sfruttando il momento favorevole del PNNRR e della forte svolta “ green ” mi trova molto favorevole.  Tuttavia la normativa, e soprattutto i ripetuti interventi di modifica, hanno sofferto dell’influenza della situazione di molti fattori controversi (la pandemia, il prevenire fenomeni di illegalità,…)  ha emotivamente indotto il legislatore ad adottare soluzioni da centometrista: corsa breve con grande dispendio di energie. Si è creata una situazione nella quale tutti, imprese comprese, si sono visti “costretti” a saltare velocemente su un treno sapendo che è l’ultimo. Con le ovvie conseguenze anche spiacevoli di bloccare le molte domande con la paura di non rientrare nei programmi.

D. 2 – Quale valenza di lungo periodo avrà sulle imprese?

R. 2 – Il risanamento del patrimonio edilizio e l’adeguamento dello stesso a criteri di risparmio energetico, andavano a mio avviso pianificati sul lungo periodo con incentivi magari minori, ma certi e duraturi. Durante la mia attività imprenditoriale ho vissuto professionalmente varie fasi dell’economia italiana e per esperienza credo di poter affermare che l’intervento in argomento non valga a risanare il settore delle imprese edilizie coinvolte. Credo invece che – smaltita la “sbornia” – tutto tornerà purtroppo come prima.

D. 3 – Quali sono state le criticità tecnico-burocratiche che come imprenditore ha rilevato?

R. 3 – Le criticità sono la diretta conseguenza dell’intero impianto normativo. Il c.d. Bonus Facciate 90% ha sofferto di eccessiva “magnanimità” quanto a limiti e vincoli. L’impianto normativo del Superbonus 110% è stato invece decisamente più razionale ma non supportato da una visione di lungo termine e da un adeguato intrinseco messaggio agli italiani. L’attività di consulenza è basilare per orientare al meglio i clienti.

D. 4 – Ecco appunto. Siccome molti imprenditori poi hanno case proprie come “privati cittadini” come è visto dai privati il sostengo previsto dal Decreto?

R. 4 – Abbandonerei il tecnicismo per affrontare un aspetto che quotidianamente riscontro e che mi ha colpito. E’ stato recepito prevalentemente il concetto “tanto è gratis” e si è perso il senso vero della lodevole iniziativa: risparmiare energia (che l’Italia non produce autonomamente in sufficienti volumi) e risanare gli immobili (vetusti o comunque da orientare a soluzioni energetiche efficienti). In definitiva, anziché sollecitare chi investe in soluzioni studiate caso per caso, le indicazioni normative tendono ad appiattire le scelte dei committenti invece di concentrarsi sulla validità delle offerte progettuali, sul livello dei servizi e sulla qualità dei materiali proposti dalle imprese fornitrici ed esecutrici; questo spinge spesso l’attenzione dei miei clienti eccessivamente rivolto sullo status quo normativo, col timore che qualcuno poi cambi le regole del gioco strada facendo.

D. 5 – Ci agganciamo a questa sua interessante ultima considerazione sulle difficoltà legislative del Governo che fatica a seguire i dettami UE ndr ci riferiamo agli ultimi articoli della stampa internazionale sulla “ figuraccia ” del governo italiano che non ha recepito la direttiva UE sul whistleblowing. Come per la mancata riforma della Giustizia si rischia l’ennesima procedura d’infrazione e relativo stop al finanziamento della seconda rata per il PNRR. Perché anche l’attuale Governo fallisce come i precedenti?

R. 5 – Ritardi nell’emanazione ed attuazione delle riforme potrebbero significare il blocco imprevisto degli aiuti UE – i famosi 219 miliardi di euro di cui ancora attendiamo varie rate –   sospendendo molti dei programmi del PNRR tra cui anche quello della Transizione Ecologica ed il rilancio generale delle Economie.

Indipendentemente dai bandi di sostegno, c’è da evidenziare che molti settori sono stati fermi praticamente per quasi 2 anni: il turismo, la ristorazione e questo ha bloccato gli investimenti di quegli imprenditori che mancano all’appello tra i possibili fruitori del bonus 110%, come – del resto- anche tutte quelle imprese che oggi sono strozzate dall’aumento spaventoso dei costi energetici e delle materie prime. Se le aziende non riescono a produrre, dove troveranno – magari anche senza ristori – le risorse per affrontare anche piani lodevoli come il 115%?


 

Mario Palermo Cerrone, classe ’78, fondatore nel 2004 della società di consulenza aziendale RCS,  con uffici  in Napoli alla Via dei Mille n. 40.  Con lo scopo di guidare i propri clienti nella sviluppo delle proprie aziende, anche attraverso operazioni di M&A, ha  ampliato il proprio raggio di azione implementando i servizi di consulenza in materia di  assistenza per l’ottenimento SOA, la consulenza e la formazione in materia di sicurezza sul lavoro, l’implementazione dei sistemi di gestione finalizzata all’ottenimento di certificazioni e, non per ultimo, la consulenza in materia di prevenzione responsabilità amministrativa da reato, ai sensi del d.lgs 231/01.

RCS | Sede : Via dei Mille, 40 – Palazzo Leonetti – Napoli | web: www.rcsitalia.com | email: info@rcsitalia.com

 

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